Gli a-ha e l’amore dei fan italiani: Sottovalutati, musicisti eccellenti
Definirlo un grido di aiuto sarebbe offensivo. Nessuno dei fan dei norvegesi a-ha, quando siamo stati contattati, ci ha mai dato l’impressione di rivolgersi così a noi. Piuttosto, è un gesto d’amore per una band che ha fatto la storia della musica Anni 80, che ha conquistato, spaziando tra Pop rock e Synth pop, un traguardo importante come quello di band scandinava tra le più importanti di sempre, secondi solo a quei mostri sacri degli svedesi ABBA.
La band norvegese “è così tanto snobbata e trascurata in Italia dopo i grandi fasti degli anni Ottanta, mentre all’estero è invece molto apprezzata dalla critica specializzata”, ci hanno scritto le ragazze e i ragazzi del fan club. Del resto i numeri parlano chiaro: oltre 100 milioni di dischi venduti, fino al 2017 detentori del guinness dei primati per il concerto con pubblico pagante più affollato della storia, con le 198 000 persone di Rio de Janeiro del gennaio 1991. 35 anni senza sentirli suonare in Italia è veramente troppo.
Dopo tanti anni da successi come Take on me, singolo pubblicato nel 1985 ed entrato nelle orecchie di generazioni di fan, come dimostra l’1,6 miliardi di visualizzazione del video, gli a-ha meriterebbero indubbiamente una attenzione maggiore.
Allora abbiamo intervistato i rappresentanti del ‘A-HA ITALIA FAN CLUB’, che conta oltre 2400 mi piace e circa 2600 ‘seguaci’.
Ecco cosa ci hanno raccontato:
“Il nostro Fan Club è nato negli anni Novanta per iniziativa della sua fondatrice Enrica Chicca– ci hanno spiegato- con lo scopo di tenere in collegamento tra di loro sul Web i numerosi fans italiani della band, dapprima con una Mailing List e successivamente con l’attuale pagina Facebook ufficiale ‘A-HA ITALIA FAN CLUB‘”. E proprio la “nostra pagina Facebook ufficiale conta attualmente circa 2600 followers, non solamente italiani. Ci seguono infatti tanti fans stranieri degli a-ha, appartenenti a loro volta ad altri gruppi Facebook dedicati alla band norvegese presenti sul Web. Tenete comunque presente che – lo sappiamo per certo – ci sono innumerevoli fans italiani degli a-ha che non sono presenti sui Social Network…”.
I tanti fans italiani, ci hanno fatto sapere, “hanno avuto l’occasione di incontrare Pal, Magne e Morten dopo i loro concerti tenuti in varie parti d’Europa (purtroppo in Italia il loro ultimo concerto risale all’Aprile 1988), spesso affrontando lunghi, costosi e faticosi viaggi all’estero solo per poter assistere e applaudire le loro esibizioni !! Ogni fan che ha avuto la fortuna di assistere ad un loro concerto lo descrive – senza mezzi termini – come l’esperienza più coinvolgente ed emozionante provata nella propria vita…”.
Per i fan italiani “gli a-ha sono una delle band musicali più incomprese e sottovalutate di questi ultimi 40 anni, nonostante i 100 milioni di dischi complessivamente venduti in tutto il mondo. Negli anni Ottanta sono stati etichettati come una “boyband per adolescenti” per l’indubbio fascino estetico di Pal, Magne e Morten…tuttavia, se si ascolta con attenzione e senza pregiudizi i loro 11 album di studio realizzati tra il 1985 e il 2022, ci si accorge che abbiamo a che fare con tre eccellenti musicisti che, nel corso della loro carriera, hanno saputo abilmente spaziare in vari “territori musicali”, dal synth – pop al rock, dal pop acustico alla “musica da camera” !!”.
A questo punto, speriamo di poterli finalmente ascoltare presto nel nostro Paese!
Grazie per il Vostro articolo dedicato agli A-HA.
Le canzoni di questa band norvegese, pubblicate nei loro 11 album di studio fin qui realizzati, meritano di essere riscoperte ed apprezzate anche qui in Italia !!
I loro concerti all’estero registrano regolarmente ormai da anni il “sold out” ovunque nel mondo…