Omaggio a Enzo Jannacci: dagli Arpioni una nuova veste Ska e Reggae

La scelta di omaggiare un monumento della musica (e non solo) italiana. E il riconoscimento che fa capire di aver fatto la scelta giusta: “Cari Arpioni, Ho ascoltato il vostro lavoro e sono molto felice dell’ attenzione che rivolgete verso il papà e verso la mia famiglia. Avete raccontato le nostre canzoni con una veste che, io e il papà, non avremmo mai immaginato di usare. ( in effetti lo Ska non l’abbiamo mai capito più di tanto! ) Ma avete lavorato con tanta energia, forza vitale e inventiva. Tutto questo trapela e quindi complimenti. Vi faccio un enorme in bocca al lupo e nel ringraziarvi ancora, vi abbraccio”, firmato Paolo Jannacci.

Gli Arpioni, attivi dal 1990, sono uno dei gruppi più longevi della scena ska italiana. Da subito molto attivi nei live, bisogna aspettare il 1995 perché il loro primo lavoro “Papalagi” veda la luce. Una formazione nata quasi per caso, come accadeva spesso allora,cresciuta e maturata calcando palchi e facendo strada, fra furgoni e accomodation di fortuna, lontano dai palchi mainstream, negli anni in cui la scena ska stava riprendendo spazioanche a livello internazionale.Nacque così la collaborazione con Gridalo Forte Records, una label indipendente che fu uno dei piccoli miracoli della discografia di quegli anni.

“Accidenti, che idea ci è mai venuta: un tributo a Jannacci Vincenzo, in arte Enzo Jannacci- scrivono a proposito del progetto- Un pugliese nato a Milano, uno dei tanti che fecero la storia della canzone milanese, del cabaret, da quella irripetibile stagione degli anni sessanta in poi. Un uomo a metà, uno che raccontava degli esclusi, degli ultimi, che dava dignità perfino alla peggio sfiga. Uno che fino all’ultimo giorno stette dalla stessa parte, pieno dei dubbi e dei tremori psichici e fisici che solo una grande sensibilità, una intelligenza acuta e una curiosità intellettuale mai domati concedono”. Quello di Jannaci è “un repertorio immenso” pieno di “gioielli, pezzi unici, alcuni molto noti e diventati patrimonio nazionale, dei veri monumenti. Così per noi è stato difficile scegliere. Sarebbe stato il caso di fare una dispensa a puntate: disco uno, due, tre, quattro e così via. Invece abbiamo deciso di scegliere, immaginandoci dei brani rivoltati alla nostra maniera. Abbiamo cercato di inserire anche alcuni brani meno noti”. Gli Arpioni hanno ricordato che “sono passati dieci anni da quel ventinove Marzo 2013, quando Enzo se ne andò troppo presto. Dieci anni che non hanno fatto per nulla invecchiare il suo repertorio: al contrario il suo lascito è sempre più utile e prezioso oltreché attuali”.

E quindi gli ARPIONI rifanno JANNACCI…chiaramente a modo loro..in versione ska e reggae… con una stupenda versione in levare di “E la vita l’è bela”.

  • Tracklist:

E la vita, El me indiris, Il driEo, Il monumento, Io e te, L’ar(sta, Pensare che, Per la moto non si da, Rido, Secondo te, Silvano, Veronica

  • Special guest:

Hanno cantato, suonato e avuto una parte: Paolo Rossi in “El me indiris”; Elio Biffi  dei Pinguini TaGci Nucleari in “E la vita”; Riky Anelli cori, basso chitarra e tas(ere, Paolo  Parpaglione sax in “Per la moto non si da”; Lucio Corrente violoncello in “El me indiris”.

“El me indiriss” tucc insem version : feat Paolo Rossi, Walter Leonardi, Flavio Pirini, Folco  Orselli,  Rafael  Ghidoni,  Germano  Lanzoni,  Marco  Ripoldi,  infine  Lorenzo  Monguzzi  dei  Mercan( Liquore; 

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