Waters critica l’Ucraina: in Polonia “persona non gradita”, show cancellati

Roger Waters è risaputo non si è mai morso la lingua: se una qualsiasi cosa non lo convince, difficilmente non lo sentirete dirlo o non lo vedrete non scriverlo sui social. Questa volta, dopo la critica, legittima, a Zelensky, si è addirittura visto cancellare le due date in Polonia del suo ‘This Is Not a Drill‘ tour, che lo riporterà in Europa nel 2023. Il Genio Creativo dei Pink Floyd, infatti, era stato critico denunciando il fatto che “Nazionalisti estremisti” in Ucraina avrebbero messo il Paese sulla strada di questa guerra”. Immediatamente le conseguenze, con il Consiglio comunale di Cracovia che avrebbe deciso di cancellare le due date in programma ad aprile 2023, il 21 e 22.

C’è però un piccolo mistero che aleggia su questa decisione. Pare, infatti, che sia stato lo stesso grande artista britannico ad aver deciso di cancellare le due date, una volta compreso l’aria che tirava: dalla Polonia fanno sapere che Waters, deciso lo stop, “non ha dato motivazioni”. In risposta alle critiche di Waters, che aveva sottolineato di non essere d’accordo con l’invio di armi dall’Occidente in Ucraina, erano arrivate le parole della first lady ucraina Olena Zelenska, la quale aveva risposta che a lanciare un’aggressione contro l’Ucraina “era stata la Russia” e che gli ucraini “proteggono il loro Paese e il futuro dei loro figli”. Lo stesso Waters ha poi chiarito posizione e risposto alle critiche polacche con un post sui social. Il bassista ha detto che l’ufficializzazione dello stop è “una triste perdita per me, perché non vedo l’ora di condividere il mio messaggio d’amore con il popolo polacco, cosa che ho fatto su molti tour in una carriera che è durata oltre cinquant’anni. E inoltre, purtroppo, negherà alla gente di Cracovia l’opportunità di vedere il mio attuale spettacolo, ‘This is not a drill’. La sua draconiana censura sul mio lavoro negherà loro l’opportunità di prendere una decisione”.

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