43 anni fa usciva Physical Graffiti, l’album della maturità dei LED ZEPPELIN

Quando lavoriamo insieme è sempre per qualcosa di cui siamo compeltamente soddisfatti”. E se pure alla fine ci vorranno 18 mesi per registrare un album come Physical Graffiti, poco importa. Considerato l’album con le canzoni più ‘zeppeliniane’ di sempre, fu il sesto album pubblicato dai Led Zeppelin: era il 24 febbraio del 1975.

Forse uno dei pochi album degli Zep senza una hit designata, Physical Graffiti conquistò in poche settimane la vetta della classifica. Doppio album, 15 canzoni, all’uscita non ottenne immediatamente un critiche positive (“E’ troppo lungo”), altri invece apprezzarono questo nuovo lavoro, sotto ogni aspetto, da parte della band. Come la rivista Rolling Stone, che nel 2003 mette l’album alla posizione n. 73 nella lista dei 500 migliori album di tutti i tempi.

Diversi i generi toccati nell’unico album con le 15 canzoni: dal blues di The Rover, al rifacimento del gospel di In My Time Of Dying, dalla melodia d’Oriente di Kashmir, al folk di Bron-Yr-Aur, fino ad un rock più duro come quello di Custard Pie.


Per quanto riguarda la copertina, fu immortalato un palazzo urbano ai numeri 96-98 di St. Mark’s Street (East Village, New York). Queste le tracce del doppio album:

 Disco 1

Lato A
  1. Custard Pie – 4:13
  2. The Rover – 5:36
  3. In My Time of Dying – 11:04 (Jimmy Page, Robert Plant, John Paul Jones, John Bonham)
Lato B
  1. Houses of the Holy – 4:01
  2. Trampled Under Foot – 5:35
  3. Kashmir – 8:31

Disco 2

Lato C
  1. In the Light – 8:44 (Jimmy Page, Robert Plant, John Paul Jones)
  2. Bron-Yr-Aur – 2:06 (Jimmy Page)
  3. Down by the Seaside – 5:14
  4. Ten Years Gone – 6:31
Lato D
  1. Night Flight – 3:36
  2. The Wanton Song – 4:06
  3. Boogie with Stu – 3:51
  4. Black Country Woman – 4:24
  5. Sick Again – 4:43

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